È un terremoto nell’App Store, una scossa che fa tremare le fondamenta dei social media come li conosciamo. Non è l’ennesima app di filtri, né un nuovo social network alla moda: a scalare le classifiche a velocità supersonica è OpenAI Sora, la nuova app che permette di generare un video con lingerie licenza artificiale e di condividerlo sui social. Terzo posto in classifica generale, davanti a colossi come TikTok e Instagram, un risultato che fa riflettere: l’AI è pronta a rubare il lavoro ai content creator?
Sora, in parole povere, è un’app che ti permette di creare video senza sapere nulla di regia, montaggio o effetti speciali. Hai un’idea? La scrivi, la descrivi nei minimi dettagli e Sora la trasforma in un video. Un unicorno che balla la samba sulla spiaggia di Copacabana? Sora lo crea. Una città futuristica illuminata da luci al neon? Sora la genera. Un gatto che suona il pianoforte? Impossibile resistere alla tentazione di vederlo realizzato dall’AI.
OpenAI Sora fa tremare i guru dei social
L’ascesa di Sora è stata fulminante, inarrestabile. Secondo quando riporta Tech Crunch, in poche ore dal lancio, ha superato app che dominano il mercato da anni. Ma cosa c’è dietro questo successo? Sicuramente la potenza dell’AI generativa, la stessa che ha dato vita a ChatGPT e ad altre meraviglie tecnologiche. Ma c’è di più: Sora intercetta un bisogno latente, la voglia di creare, di esprimersi, di raccontare storie, senza dover imparare complicati software o spendere una fortuna in attrezzature.
“È come se avessimo dato a tutti una telecamera magica,” commenta un utente entusiasta sui social media. “Ora chiunque può diventare un regista, uno sceneggiatore, un mago degli effetti speciali. Il limite è solo la nostra immaginazione.”
Ma è davvero tutto oro quello che luccica? L’arrivo di Sora non solleva anche qualche preoccupazione? Certo che sì.
Creativi in crisi? E i rischi del deepfake?
Il successo di OpenAI Sora potrebbe mettere in crisi i content creator tradizionali, quelli che con fatica e talento si sono costruiti un seguito sui social media. Se chiunque può creare video di alta qualità con un semplice testo, che fine faranno i registi, i montatori, gli sceneggiatori?
“Non credo che Sora sostituirà completamente i creator umani,” afferma l’esperto di social media Luca Martini. “Ma sicuramente cambierà le regole del gioco. I creator dovranno reinventarsi, trovare nuovi modi per distinguersi, magari integrando l’AI nel loro lavoro, ma senza rinunciare alla loro creatività e alla loro personalità.”
Un’altra preoccupazione riguarda la diffusione di deepfake, video manipolati che possono essere utilizzati per diffondere notizie false, danneggiare la reputazione delle persone o influenzare le elezioni. Sora, pur avendo dei sistemi di sicurezza per limitare la creazione di contenuti dannosi, non è immune a questo rischio.
“Dobbiamo essere consapevoli dei pericoli,” avverte l’esperto di sicurezza informatica Maria Bianchi. “La tecnologia è potente, ma può essere utilizzata per scopi malvagi. Dobbiamo imparare a riconoscere i deepfake e a proteggerci dalla disinformazione.”
Il futuro è già qui (e forse è un po’ inquietante)
OpenAI Sora è solo l’inizio. L’AI generativa è destinata a rivoluzionare il mondo dei contenuti digitali, cambiando il modo in cui creiamo, condividiamo e consumiamo informazioni. Il futuro è già qui, e forse è un po’ inquietante.
Dovremo imparare a convivere con un mondo in cui la realtà è sempre più difficile da distinguere dalla finzione, in cui i contenuti sono creati da algoritmi e in cui la creatività umana è messa alla prova dalla potenza dell’intelligenza artificiale.
OpenAI Sora in collisione con TikTok
L’ascesa di OpenAI Sora preannuncia una competizione senza quartiere con TikTok, il gigante cinese che ha ridefinito il linguaggio dei video brevi e che domina il panorama social con la sua formula fatta di balletti virali, trend musicali e challenge accattivanti. Se TikTok ha democratizzato la creazione di video brevi, accessibili e immediati, Sora promette di elevare l’asticella, offrendo agli utenti la possibilità di creare contenuti video complessi, originali e personalizzati con una facilità disarmante. La sfida è lanciata: chi saprà meglio intercettare i gusti e le aspirazioni della Gen Z, sempre più affamata di contenuti creativi e di strumenti che consentano di esprimere la propria individualità? La battaglia per l’attenzione degli utenti è appena iniziata, e si preannuncia più avvincente che mai.